Modalità di lavoro con Bambini e famiglie.
Può succedere che durante il suo normale sviluppo maturativo il
bambino si trovi ad affrontare periodi di crisi o situazioni che
appaiono a lui ed ai genitori insormontabili.
La difficoltà del
bambino può ripercuotersi sull'equilibrio dell'intera famiglia, portando
i genitori a porsi delle domande sul proprio operato o sugli sviluppi
futuri della situazione critica, generando ansia.
Che fare? Come
leggere il comportamento del bambino in quel contesto? Che cosa ha
generato questa situazione? Ma soprattutto: come aiutarlo a superare le
sue paure o le sue difficoltà?
Innanzi tutto è necessario capire bene la situazione; per questo abbiamo a disposizione molteplici strumenti:
1)
colloqui di orientamento familiare con i genitori in cui si tracciano le coordinate del problema (come
viene visto e sentito in famiglia);
2) colloqui con gli
insegnanti (che vivono con il bambino/ragazzo molte ore al giorno) ed
interdisciplinari (con gli operatori ed i professionisti che si occupano
del benessere bambino): si cerca di comprendere il comportamento del
bambino e le differenze dovute al contesto e alle diverse figure di
riferimento;
3) colloqui con il bambino;
4) sedute di
psicomotricità relazionale per una comprensione profonda delle necessità
legate allo sviluppo ontogenetico del bambino, attraverso l'osservazione del gioco
psicomotorio (simbolico, senso-motorio e di socializzazione), nonché
l'analisi delle modalità di relazione con adulto e coetanei. Questi incontri,
oltre a permettere il reperimento informazioni di difficile accesso
(perché non verbalizzabili ) offrono sostegno psicologico al bambino e ne favoriscono benessere psicofisico.
5) Utilizzo collaborativo di test psicologici (Rorschach, Temas e early memories), disegno congiunto, disegno dell'animale di fantasia,
caratterizzato da coinvolgimento relazionale ed empatico con il bambino. E' sempre prevista una "restituzione" al bambino del lavoro svolto assieme, di solito tramite la creazione di una favola.
6) Incontri di terapia corporea famigliare con i genitori e il bambino.
Psicoterapia familiare corporea
La terapia familiare corporea
viene proposta nelle situazioni in cui sia necessario lavorare con
bambini piccoli di età preverbale per i quali la famiglia di origine è
ancora l'ambito esclusivo di relazione. Tutti i membri del nucleo
familiare vi possono partecipare: si tratta di un'attività ludica e
relazionale che permette di sviluppare la comunicazione corporea
non-verbale.